Memorial Pino. E siamo già a tre.

Mamma mia che spettacolo quest’anno.
Niente cibo avanzato, due super fuochisti (Gabriele comandato dal tenente Giuseppe G.) con aiutante tuttofare barbuto (Federico) che sembrava una trottola sempre in giro tra i tavoli, un generale massimo (Paola) che in poco tempo ha allestito e fatto funzionare una cucina con tutti i sacri crismi (e che ha lavorato, santa Paola, fino a tarda notte per preparare tutte le leccornie… grazie davvero!).Quest’anno mi avete davvero tutti stupito.
È stato tutto così magicamente perfetto che in questo periodo piuttosto sfigato per tanti (troppi), una giornata così ci voleva proprio per alleggerire i cuori e riequilibrare un po’ l’universo.

Nello spirito mangereccio ereditato dal nostro amico, dopo una NON gara di centro finita subito (orca miseria, non è possibile che la prima volta che ci vado vicina ci devono essere 4, dico 4 centri perfetti così la classifica era già finita! grrrrr), dopo una serie di bottiglie che “autonomamente” si sono lanciate contro i 5 piloti vincitori, dopo esperimenti vari di regia con macchinari provenienti dal futuro (su FB le foto), la giornata è finita come sempre a scofanare salamelle, pasta, bruschette e tanta birra, vino …e Genepyno, super buono, grazie Vincenzo!

Quest’anno davvero vi siete superati.
Grazie a chi ci ha raggiunto da lontano per stare insieme, grazie agli amici Air Design che sono rimasti per darci altre occasioni per testare le vele, grazie a tutti quelli che si sono davvero fatti in quattro per far filare tutto al massimo, grazie ai Banditi che come sempre tengono alti i cuori e le risate,  grazie a chi si è preso un’insolazione per presidiare il centro e accogliere i piloti in arrivo, grazie ai soci vicini Scurbatt che ogni anno partecipano e condividono con noi questo ricordo, grazie a tutti quelli che non ho nominato ma che sono stati altrettanto importanti.
Grazie alle grandissime Annina e Elvira, che sono passate a trovarci per farci sentire il loro caldo abbraccio
Grazie a tutti!

Sono oramai due lunghi anni (e mezzo) senza il nostro amico, compagno per molti di mangiate, scorribande e risate che ancora oggi lasciano il posto ad un vuoto che difficilmente riusciremo mai a colmare. Pino era una persona speciale, che in tutti quelli che ha conosciuto ha lasciato un solco che neanche a mettersi d’impegno si riesce a ricolmare. Ci manca, cazzarola se ci manca.
Ma sono sicura che da lassù ci osserva, sorride, ci aiuta quando serve e si gode tutti i profumi che salgono da giornate come queste.
E chissà se mai un giorno noteremo un refolo d’aria forte ed improvviso, un botto strano, come un corpo che atterra di sedere (e vento in c..o) e sentiremo una risata forte e un paio di salamelle magicamente spariranno dalla griglia.
E magari quel giorno, il solco nel nostro cuore verrà ancora per un attimo colmato.

Woodstock

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One Response to Memorial Pino. E siamo già a tre. RSS Comments (RSS)

  1. Luca ha detto:

    E calorosissimo grazie anche a te Woody!